05/03/2012
L’ANPI è a fianco della Fiom in occasione dello sciopero proclamato per il 9 marzo 2012, condividendone le motivazioni e soprattutto quelle che vanno al di là del contingente sindacale (che è sempre doveroso lasciare alla competenza del Sindacato), ed investono questioni di principio, di fondo dello stesso sistema democratico.
05/03/2012
28/02/2012
Venerdì 2 Marzo,ore 21.00, al Centro Card. Colombo in Piazza Matteotti,20. Interverrà Emilio Molinari
25/02/2012
Contro il raduno nazionale dei fascisti di Fiamma Tricolore che si terrà a Milano
04/02/2012
Berlino non pagherà i danni alle parti civili nei processi per l'eccidio nazista compiuto il 29 giugno 1944 in provincia d’Arezzo.
A deciderlo è stata la Corte internazionale di giustizia dell'Aja che con una sentenza inaspettata ha accolto il ricorso presentato tempo fa dalla Germania contro l'Italia.
Riportiamo i comunicati del Sindaco di Marzabotto e del Presidente dell'ANPI Nazionale
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09/10/2012
SI' DELL'ANPI AL REFERENDUM SULL'ARTICOLO 18
Spiega la segreteria nazionale: "Il Paese oggi più che mai ha bisogno di tutele e garanzie fondamentali per chi lavora. Gli strumenti per ottenere ciò sono molteplici e tutti legittimi, sicché è condivisibile l'obiettivo perseguito dai promotori del referendum".
"L'Anpi - si anticipa - non ha bisogno di ricordare che su questi temi si è pronunciata ripetutamente, contro le iniziative legislative di cui oggi si chiede l'abrogazione, ribadendo la propria convinzione che ragioni fondamentali di principio dovrebbero impedire di modificare norme che appartengono da tempo alla struttura ed ai fondamenti del diritto del lavoro, corrispondenti a precisi diritti dei lavoratori, che li hanno conquistati a prezzo di lunghe e dure lotte".
"Siamo dunque convinti - si aggiunge - che esiste davvero la necessità di tornare alle formulazioni ed ai princìpi originari, tanto più preziosi ora in quanto attraversiamo un momento difficile della vita del nostro Paese; ed è in occasioni e in periodi come questi che vi è più che mai bisogno di tutele e garanzie fondamentali per chi lavora".
"Gli strumenti per arrivare a risultati positivi sono molteplici e tutti legittimi - si precisa - sicché è condivisibile l'obiettivo perseguito dai promotori del referendum, per quanto riguarda i due quesiti sopraindicati, così come resta forte la speranza che il governo che uscirà dalle imminenti elezioni possa e sappia intervenire ripristinando quanto è stato tolto ai lavoratori, ai cittadini, al diritto del lavoro".
"Ovviamente - si sottolinea - l'Anpi non vuole e non può entrare nella diatriba tutta politica sull'opportunità e sull'idoneità , in questa delicata materia, di un referendum, che peraltro dovrebbe tenersi, se ammesso, soltanto nel 2014".
"Gli iscritti e le organizzazioni periferiche - conclude la Segreteria nazionale dell'Anpi - in piena libertà assumeranno ogni opportuna decisione al riguardo, considerando quanto scritto nel documento approvato dal congresso nazionale del 2011, nel quale si ribadisce l'impegno a respingere ogni tentativo di sovvertire princìpi e regole che sono previsti a garanzia della libertà e dei diritti dei cittadini e dove ancora si afferma che per garantire una forte stabilità sociale ed economica al Paese occorre attuare pienamente i princìpi costituzionali in materia di lavoro, cambiando la legislazione vigente che ha ridotto diritti e garanzie per i lavoratori".