Benvenuti in "La memoria è un bene rinnovabile", questo sito rappresenta il prodotto del lavoro svolto da alcune associazioni di Cernusco sul Naviglio sul tema della conservazione e trasmissione della memoria storica legata all’immenso patrimonio che la Resistenza ci ha lasciato.
Cernusco sul Naviglio
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4 April 2024

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Cernuschesi partigiani della montagna
Cesare Beretta Cesare
Beretta
Quinto Calloni Quinto
Calloni
Giuseppe Comi Giuseppe
Comi
Felice Frigerio Felice
Frigerio
Ennio Sala Ennio
Sala
Lino Penati Lino
Penati
La fotografia La fotografia Virgilio Oriani Virginio
Oriani
Bruno Perego Bruno
Perego
Cesare Riboldi Cesare
Riboldi
Secondo Marelli don
Secondo
Marelli
Angelo Stocchetti Angelo
Stocchetti
Giovanni Vanoli Giovanni
Vanoli
Alberto Gabellini Alberto
Gabellini
Roberto Camerani Roberto
Camerani
Antonio Castoldi Antonio
Castoldi
Giovanni Codazzi Giovanni
Codazzi
Maria Codazzi Maria
Codazzi
Antonio De Stefani Antonio
De Stefani
Vittorio 'Ivo' Galeone Vittorio
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Angelo Ratti Angelo
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Pietro Tremolada Pietro
Tremolada
Giuseppe Meroni Giuseppe
Meroni
Percorsi e momorie della resistenza
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I protagonisti

Perché proprio l'amicizia - legame di solidarietà, fondato non su comunanza di sangue, né di patria, né di tradizione intellettuale, ma sul semplice rapporto umano del sentirsi uno con uno tra molti - m'è parso il significato intimo, il segno della nostra battaglia. E forse lo è stato veramente. E soltanto se riusciremo a salvarla, a perfezionarla o a ricrearla al di sopra di tanti errori e di tanti smarrimenti, se riusciremo a capire che questa unità, quest'amicizia non è stata e non deve essere solo un mezzo per raggiungere qualche altra cosa, ma è un valore in se stessa, perché in essa forse è il senso dell'uomo, soltanto allora potremo ripensare al nostro passato e rivedere il volto dei nostri amici, vivi e morti, senza malinconia e senza disperazione.

Diario Partigiano
Ada Gobetti

Questa parte del sito ha l'obiettivo di raccogliere e ricostruire la memoria storica di molti protagonisti di quegli anni, raccontando e trasmettendo le vite di chi ha combattuto e si è opposto al fascismo, di chi, con percorsi e idealità differenti, ha compiuto scelte di responsabilità e umanità. Sono scelte spesso pagate a caro prezzo, con la paura e la violenza costante, la clandestinità, la deportazione e in molti casi con la morte. Ma sono anche e soprattutto storie di dignità, in un periodo in cui libertà e giustizia venivano travolte e negate dalle barbarie delle dittature fascista e nazista. Questa parte del sito, frutto di un lavoro collettivo di ricerca, da una parte è un atto di riconoscenza verso questi uomini e donne, veri padri e madri fondatori della nostra Repubblica, dall'altra un tentativo di valorizzare un patrimonio umano, politico e sociale che la Resistenza ci ha lasciato in eredità, patrimonio che necessità di essere conservato e trasmesso alle nuove generazioni come esempi di riscatto di un popolo. Non solo abbiamo ricercato e ricostruito storie di partigiani e deportati, ma abbiamo anche raccolto le testimonianze di chi ha vissuto quegli anni, con coraggio, senza rassegnazione, contribuendo con piccole scelte quotidiane a riaffermare il rifiuto della guerra, del fascismo e della violenza da esso perpetrata. Inoltre abbiamo esteso la nostra ricerca prendendo in considerazione anche tutti quei protagonisti della Resistenza che, pur non operando e vivendo in quel periodo a Cernusco, hanno avuto successivamente un rapporto (diretto o indiretto) con la Città di Cernusco, convinti che l'identità e la memoria di una comunità sia il flusso continuo di incontri e contaminazioni, aperture e relazioni. Non abbiamo l'ambizione di offrire biografie o schede esaustive, ma materia e materiale vivo da cui partire per avviare un lavoro culturale in grado di comunicare e rendere sempre attuale l'immenso tesoro della Resistenza, stimolando lo sviluppo di altrettanti percorsi e progetti. Un lavoro che possa soprattutto stimolare le nuove generazioni, le scuole, le amministrazioni, e sia capace anche in futuro di allargarsi oltre Cernusco, coinvolgendo altri Comuni della Martesana. Non possiamo e non vogliamo nascondere che il nostro è un lavoro partigiano, un lavoro che, come tanti protagonisti, ha scelto da che parte stare.