Perché proprio l'amicizia - legame di solidarietà , fondato non su comunanza di sangue, né di patria, né di tradizione intellettuale, ma sul semplice rapporto umano del sentirsi uno con uno tra molti - m'è parso il significato intimo, il segno della nostra battaglia. E forse lo è stato veramente. E soltanto se riusciremo a salvarla, a perfezionarla o a ricrearla al di sopra di tanti errori e di tanti smarrimenti, se riusciremo a capire che questa unità , quest'amicizia non è stata e non deve essere solo un mezzo per raggiungere qualche altra cosa, ma è un valore in se stessa, perché in essa forse è il senso dell'uomo, soltanto allora potremo ripensare al nostro passato e rivedere il volto dei nostri amici, vivi e morti, senza malinconia e senza disperazione.
Questa parte del sito ha l'obiettivo di raccogliere e ricostruire la memoria storica di molti protagonisti di quegli anni, raccontando e trasmettendo le vite di chi ha combattuto e si è opposto al fascismo, di chi, con percorsi e idealità differenti, ha compiuto scelte di responsabilità e umanità . Sono scelte spesso pagate a caro prezzo, con la paura e la violenza costante, la clandestinità , la deportazione e in molti casi con la morte. Ma sono anche e soprattutto storie di dignità , in un periodo in cui libertà e giustizia venivano travolte e negate dalle barbarie delle dittature fascista e nazista. Questa parte del sito, frutto di un lavoro collettivo di ricerca, da una parte è un atto di riconoscenza verso questi uomini e donne, veri padri e madri fondatori della nostra Repubblica, dall'altra un tentativo di valorizzare un patrimonio umano, politico e sociale che la Resistenza ci ha lasciato in eredità , patrimonio che necessità di essere conservato e trasmesso alle nuove generazioni come esempi di riscatto di un popolo. Non solo abbiamo ricercato e ricostruito storie di partigiani e deportati, ma abbiamo anche raccolto le testimonianze di chi ha vissuto quegli anni, con coraggio, senza rassegnazione, contribuendo con piccole scelte quotidiane a riaffermare il rifiuto della guerra, del fascismo e della violenza da esso perpetrata. Inoltre abbiamo esteso la nostra ricerca prendendo in considerazione anche tutti quei protagonisti della Resistenza che, pur non operando e vivendo in quel periodo a Cernusco, hanno avuto successivamente un rapporto (diretto o indiretto) con la Città di Cernusco, convinti che l'identità e la memoria di una comunità sia il flusso continuo di incontri e contaminazioni, aperture e relazioni. Non abbiamo l'ambizione di offrire biografie o schede esaustive, ma materia e materiale vivo da cui partire per avviare un lavoro culturale in grado di comunicare e rendere sempre attuale l'immenso tesoro della Resistenza, stimolando lo sviluppo di altrettanti percorsi e progetti. Un lavoro che possa soprattutto stimolare le nuove generazioni, le scuole, le amministrazioni, e sia capace anche in futuro di allargarsi oltre Cernusco, coinvolgendo altri Comuni della Martesana. Non possiamo e non vogliamo nascondere che il nostro è un lavoro partigiano, un lavoro che, come tanti protagonisti, ha scelto da che parte stare.